Le Elezioni Generali nel Regno Unito
Londra - 15 Luglio 2024
Sir Keir Rodney Starmer è il nuovo Primo Ministro britannico. Leader del Labour Party dal 2020, Mr Starmer è un gentiluomo londinese cresciuto nel Surrey. Figlio di un papà operaio e una mamma infermiera, proviene da una famiglia molto semplice di laburisti convinti. Ex avvocato con una spiccato inclinazione in merito ai diritti umani, è un politico progressista e centrista. Divenne Sir, o Baronetto, nel 2014 dopo essere diventato Procuratore Generale nel 2008.
Il nuovo Primo Ministro, riconosciuto per aver rinnovato il Labour Party successivamente alla leadership di Jeremy Corbyn, ha guidato una campagna elettorale che ha posto fine ai 14 anni, di governo dei Conservatori con una vittoria inequivocabile che è stata, oltremodo, definita dalla BBC come una “valanga laburista”. Rishi Sunak ha accettato la responsabilità della sconfitta e si è dimesso con un discorso onesto consegnando il potere a Keir Starmer, il quale si è assicurato 412 seggi su 650. Quest’ultima rappresenta una solida maggioranza assoluta e un risultato che si avvicina a quello di Tony Blair quando, nel 1997, ottenne 419 seggi.
L’eco che accompagna la sconfitta dei Conservatori è veramente assordante, così come il messaggio che il popolo inglese ha voluto dare in modo inequivocabile. Ora, per Starmer, il primo obiettivo è far ritrovare al popolo britannico la fiducia nelle istituzioni politiche, e condurre oltremodo il Paese attraverso un momento storico complicato e non privo di incognite.
Azioni Non Parole
È evidente che il nuovo Governo voglia dimostrare di voler procedere con fatti e non parole. Anzi, molto spesso nei diversi interventi, ciò viene ribadito con la chiarezza che il nuovo Cancelliere, Rachel Reeves, esprime senza troppi giri di parole. I primi tre mesi del governo Starmer saranno molto concentrati nella gestione delle incombenze internazionali. Già la prossima settimana, il nuovo Prime Minister volerà a Washington per il vertice della Nato dove, immaginiamo, ribadirà il sostegno britannico alla causa ucraina. Il nuovo parlamento si insedierà il 9 luglio e il King’s Speech si terrà il 17 luglio, delineando il programma legislativo del nuovo governo.
Brexit | Immigrazione | Servizio Sanitario Nazionale
Brexit, pur essendo stata completata, non ha migliorato le condizioni del Paese, contribuendo alla disfatta dei Conservatori. Keir Starmer avrà l’opportunità di dettagliare la sua promessa di migliorare gli accordi post-Brexit con l’Unione Europea, senza però aderirvi nuovamente. Potrebbe anche affrontare il controllo dell’immigrazione illegale, una delle sue priorità. A riguardo, fra i primi provvedimenti del nuovo governo ci sarà l’eliminazione del “Piano Ruanda”. Successivamente, Starmer dovrà affrontare il grave stato dei servizi pubblici, incluso il sistema sanitario nazionale NHS, con lo sciopero di medici e infermieri che ha condizionato la precaria assistenza fornita dalla sanità statale inglese.
Il Mercato Immobiliare
In linea generale, nessuno sa cosa accadrà esattamente nel lungo termine. Questa incertezza, mentre il governo è all’opera, probabilmente durerà mesi e dovremo affrontare altre incognite. A mio avviso, questa preoccupazione generale offrirà buone opportunità di acquisto poiché molti venditori vorranno, magari, vendere i loro immobili cercando, comunque, di intercettare il momento di mercato più robusto entro la fine dell’anno.
Scritto ciò, l’intenzione del nuovo governo è quella di realizzare 1,5 milioni di nuove case (300,00 all’anno) con un’attenzione particolare all’aggiornamento del National Planning Policy Framework (NPPF), garantendo uno sviluppo sostenibile con la presenza di alloggi a prezzi accessibili. I mutui pare saranno più agevolati per acquirenti di prime case. Verranno inoltre utilizzati dei terreni dismessi e liberati quelli di bassa qualità, proteggendo allo stesso tempo la cintura verde per garantire che lo sviluppo porti benefici alle comunità e alla natura, e ciò nell’ambito di un importante programma di riforma urbanistica.
Tassazione
Aspettando la prima legge di bilancio che la Cancelliera dello Scacchiere, Rachel Reeves, presenterà in Parlamento a fine ottobre, non possiamo non ricordare una delle proposte più chiacchierate della campagna Labour, ovvero la tassazione che riguarderà le persone più abbienti. Pare verrà introdotta l’IVA sulle rette scolastiche delle scuole private, ampliata la tassazione degli extra profitti delle aziende energetiche e introdotta una stretta sui non-doms.
Argomento di discussione saranno anche l’aumento delle tasse sui guadagni da capitale, sui passaggi di eredità e circa i fondi di private equity. Si prevede inoltre un aumento della tassa d’acquisto per residenti esteri pari al 1%, passando cosi dal 2% al 3%. Storicamente, gli aumenti dell’imposta per acquirenti denominata Stamp Duty, hanno provocato un calo dei prezzi di richiesta superiori all’aumento percentuale dell’imposta stessa. Per quanto riguarda, invece, l’imposta sul reddito, pare non siano previsti aumenti.
Un Primo Ministro, prima di essere parte di un partito, rappresenta, uno ad uno, i propri cittadini, anche quelli che non lo abbiano votato. Il popolo è sovrano e ha scelto Sir Keir Rodney Starmer per affrontare un periodo di gestione e revisione che richiederà un grande senso di responsabilità e una consistenza ferree.